2° triduo rievocativo (2011-2012-2013)

L’assedio al Castello del 1588

                                                                                                                                          

Nel 1588 avvenne un altro assedio per la conquista del castello (ancora in mano ai Francesi dal 1548) da parte di Carlo Emanuele I (padre di Amedeo I) che, approfittando delle guerre di religione e delle violenze compiute nel Delfinato dalle Forze ugonotte di Francois de Bonne duca di Lesdigueres, prende possesso dell’intero saluzzese.

A Revello si rinchiude La Fitte portando i cannoni da Saluzzo che non è attaccato subito perché prima è attaccata Casteldelfino per evitare eventuali soccorsi nemici.Il duca invia da Carmagnola a Envie il Conte Masino in modo che possa osservare da vicino Revello.E inviato dal duca a Rifreddo Francesco Martinengo per procedere a far salire i cannoni a S. Michele e S. Leonardo. A Revello il duca invia il Conte Emanuele di Lucerna all’assedio delle fortificazioni minori del Castello Sottano e del forte di Bramafam. Il Martinengo attacca il castello soprano dalle rocce sovrastanti il Monte Bracco, dove ora è situata la cappella di S. Leonardo. Il conte di Lucerna in unione alle compagnie spagnole attacca da Revello. Sotto il tiro implacabile dell’artiglieria sabauda, il comandante della piazza, Le Vernet, si arrende.

Per mettere al sicuro le spoglie di S. Chiaffredo e dalle invasioni ugonotte e dagli eretici che imperversavano, nel 1593, i Savoia decidono di trasferire le reliquie da Crissolo al castello di Revello. Questa battaglia è ricordata da una scritta su una parete esterna della vicina cappella di S. Leonardo.